Zardins Magnetics

Milano 22 settembre 2025

In questa puntata: da Giacarta a Gaza, vediamo come lo strumento terrorista dello sterminio sia stato messo in pratica in Indonesia  tra gli anni ’50 e ’60 e in Guatemala  tra gli anni ’70 e ’80, per opera del potere coloniale statunitense, fino ad arrivare alla rimozione, trasformato in “liberazione dal male”. Un «genocidio riorganizzatore» per affermare il neocapitalismo spazzando via le forme di vita comunitaria pre-esistenti. Ma la criminalizzazione del dissenso non fermerà le lotte.

Musiche: Nerorgasmo – Malabrocca – Igioia – Carnist – Jonestown Kids

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In questa puntata: un approfondimento sull’accusa di “terrorizzare”, sul “terrorismo”. A cominciare dalla nostra solidarietà con i compagni carraresi colpiti da provvedimenti di custodia cautelare*. Poi leggendo insieme il testo Terrorizzare e reprimere, a proposito dei rovesciamenti semantici, cioè rovesciamento di senso del concetto di terrore, in origine (alla comparsa dello Stato moderno) un deliberato sistema di governo, per giungere (attraverso la spinta repressiva delle potenze europee contro le resistenze al dominio coloniale) alla pretesa fusione Stato-società dell’odierno paradigma essenzialista, o “diritto penale del nemico”, per cui qualunque gesto di dissenso può essere assimilato a un atto di eversione violenta dello Stato.

Musiche: Antisect – Drömspell – Beyond Description – Propagandhi

(*) Arresti e perquisizioni tra Pisa e le Alpi Apuane in relazione all’attacco contro il tribunale di Pisa nel 2023 + Comunicati in solidarietà [in aggiornamento], “La Nemesi”, 14/9/2025

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In questa puntata: un approfondimento sul progetto di digitalizzazione del mondo. Al di là delle pesanti ripercussioni sull’ambiente dell’infrastruttura che esso richiede (datacenter, cablaggi sottomarini transoceanici, risorse energetiche, accaparramento di metalli rari, ecc. ecc.) e del tipo di dipendenza sempre più spinta che implica nell’utente, il risultato di questo progetto neocapitalista è l’estrema pauperizzazione dell’esperienza umana, la riduzione all’isolamento e la perdita di senso di comunità.

Musiche: Ayucaba – Golpe – CGB – Pro Patria Mori

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In questa puntata: si inizia con un comunicato del prigioniero Casey Goonan, militante dell’intifada studentesca statunitense, un appello agli incarcerati per le mobilitazioni a «vivere la nostra vita in prigione con la stessa fermezza del movimento dei prigionieri palestinesi catturati nelle prigioni “israeliane”». In seguito un approfondimento, in collegamento telefonico con due compas di L’Aquila, sulla solidarietà con i prigionieri palestinesi Alì, Anan e Mansour, sotto processo al tribunale del capoluogo abruzzese per terrorismo, e le complicità dello stato italiano nel genocidio che lo stato sionista sta conducendo. Lo sterminio infatti si attua anche tentando di invalidare la legittima resistenza dei palestinesi al dominio coloniale da parte degli occupatori, andando a colpirli fuori dalla propria giurisdizione. Fermare tutto questo si può, collettivamente e con determinazione.

Musiche: Ripcord – Unfixed – Restars – Wolfpack – Meinhof

In questa puntata: non solo ribellione nelle rivolte contadine, ma anche pianificata strategia di resistenza al dominio. Una prospettiva storiografica che prova a individuare nelle rivolte del passato delle pratiche concrete di esistenza dignitosa, insieme a una revisione delle teorie dell’egemonia.

Musiche: Warcry – Obiezione – Fantazmaz – Bombardement – Alejandro

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In questa puntata: partendo da un recente raid israeliano a Hebron, in Cisgiordania, contro l’Unità di Moltiplicazione dei Semi dell’Unione dei comitati di lavoro agricolo, vediamo come il colonialismo va a colpire le forme di autonomia delle comunità native. Per poi rapinare le risorse che alimentano la macchina industriale, come nei progetti del Piano Mattei sviluppato dal governo italiano per estrarre valore in Africa. Un carattere predatorio che ritorna, nel caso della diffusione su larga scala delle sementi Syngenta, anche nelle riserve Navaho, in Arizona, per espandere il deserto alimentare creato in precedenza, con l’introduzione nelle comunità native del sistema alimentare basato sulla grande distribuzione organizzata!

Musiche: (scaletta in arrivo…)

Gli scritti di Klee Benally, No Spiritual Surrender: anarchia indigena in difesa del sacro, sono disponibili alla distro dello Spazio autogestito di via De Rubeis a Udine

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Blocco della strada Transpeninsular nel marzo 2015, vicino al villaggio di Vicente Guerrero, a Ensenada (Bassa California, Messico)

In questa puntata: un percorso a ritroso, dalla presente situazione di precariato lavorativo sempre più spinto e capillare, a un testo profetico di Bonanno, Esclusi e inclusi, a una ricerca-azione svolta sulla frontiera messicana, considerata non solo fisicamente ma come dispositivo repressivo.

Musiche: Komplott – Subhumans – Death Side – Aktivna Propaganda – Kauppasaarto – Vitamin X

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Palestinesi sfollati a Gaza

In questa puntata: a partire dall’importante articolo Uomini contro il fuoco, tratto da“Disfare” 1/2025, presentiamo l’iniziativa antimilitarista prevista per venerdì 18 luglio allo Spazio autogestito di Udine. Il soldato è il braccio biocibernetico del potere, ma dove transita la capacità di mobilitazione degli apparati del dominio, se non dalla disumanizzazione delle persone comuni? Le testimonianze un po’ tetre di alcunx refuseniks dell’IDF sembrano confermare questa tesi.

Musiche: La Aferra – Pasmaters – !انهض للثورة (tr.it. Insogere per la rivoluzione e la rivolta!) – Active Minds –  قاوم (tr.it. Resistere) – The Restarts

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In questa puntata: leggiamo insieme un articolo di Jean-Marc Royer, Filosofia politica del nucleare, sull’impossibilità di elaborare il lutto per i bombardamenti nucleari di Hiroshima e Nagasaki del 1945, un punto di non ritorno nella radicalizzazione del capitale contro ogni forma di vivente. Un ricordo del compagno Dario Pacor, che ci ha lasciato in questi giorni. Implicazioni dell’industria italiana nel genocidio: emergono le forniture a Israele di componenti di esplosivi “oscurati” come fertilizzanti.

Musiche: Discharge – Contropotere – Infezione – Subhumans – Fuck Sorry!

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In questa puntata: dal contesto di apocalisse senza redenzione che regna negli USA, alla possibilità concreta di «trarsi fuori dalla responsabilità che finisce per cadere su tutti coloro che non attaccando si rendono complici della realizzazione di quei progetti di potere», mobilitandoci contro le fabbriche di morte collocate a pochi passi da casa nostra.

Musiche: Grandine – Iskra – Pawn – Electro Hippies – Dystopian Society – Camara De Gas

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